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Fiscalità

Servizi sostitutivi mense aziendali – nuovi strumenti

06 Febbraio 2019

Il progresso tecnologico entra a gamba tesa nelle procedure aziendali. Con il Principio di diritto n. 3 del 08.10.2018 l’Agenzia delle entrate ha affrontato il tema dei servizi sostitutivi di mensa aziendale resi tramite “app” (l’applicazione utilizzabile da smartphone e tablet) al fine di comprendere se ad essi, pur resi con la descritta modalità, risulti possibile applicare la disciplina fiscale appositamente prevista per i cosiddetti “buoni pasto” (o ticket), da ultimo disciplinata con il Decreto del MISE datato 07.06.2017 ed entrato in vigore il 09.09.2017.

Principali caratteristiche dei buoni pasto

Nel presupposto che il servizio reso tramite apposita “App Mobile” sia assimilabile ai predetti servizi sostitutivi di mensa aziendale resi a mezzo dei buoni pasto, l’Agenzia precisa nel citato principio di diritto n.3 che lo stesso deve essere trattato fiscalmente nel modo seguente:

Sotto tale ultimo profilo, quello dell’Iva, il citato principio di diritto precisa che si riserva di valutare gli eventuali riflessi del recepimento in ambito nazionale della Direttiva UE 2016/1065 del 27.06.2016 (cosiddetta “Direttiva sui voucher”) che dovrebbe avvenire entro la fine del 2018 e che quindi interesserà i buoni pasto emessi successivamente al 31 dicembre 2018.

Si fa presente che ad ora risulta approvato in data 8 agosto 2018 lo schema di decreto legislativo di recepimento della citata Direttiva, che prevede una distinzione tra buoni “monouso” e buoni “multiuso”. In virtù delle modifiche apportate dal citato Decreto MISE datato 07.06.2017 i buoni pasto (o ticket) dovrebbero ricadere nella definizione di buoni-corrispettivo multiuso.


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